Alejandro Torreguitart Ruiz (L’Avana, 1979)
esordisce in Italia con Machi di carta - confessioni di un
omosessuale (Stampa Alternativa, 2003), definito un delicato
e intenso romanzo di formazione da Mario Fortunato su L’Espresso.
Seguono: La Marina del mio passato (Nonsoloparole, 2004),
Vita da jinetera (Il Foglio, 2005 - nuova edizione ampliata
con il racconto Ricordando Hemingway, 2011), Cuba particular
- Sesso all’Avana (Stanpa Alternativa, 2007), Adiós Fidel
- All’Avana senza un cazzo da fare (Racconti 2003 - 2008)
(Il Foglio, 2008 – 2a edizione A.Car, 2008), Il mio nome è
Che Guevara (Il Foglio, 2008 – 2a edizione A.Car., 2009),
Mr. Hyde all’Avana (Il Foglio, 2009), Il canto di Natale di
Fidel Castro (Il Foglio, 2010), Caino contro Fidel – Guillermo
Cabrera Infante, uno scrittore tra due isole (Il Foglio, 2014).
Alcuni racconti di impronta politico-esistenziale sono stati
pubblicati da quotidiani e riviste come Il Tirreno, Tellusfolio,
Il Messaggero, La Comune, Container, Progetto Babele, L’Ostile
e Happy Boys. Gordiano Lupi è il traduttore e il titolare
per lo sfruttamento dei diritti sulle sue opere in Italia
e per l’Europa.